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controllo 24 ore su 24. tecnologie sconosciute. microchip sottocutanei. cavie umane per esperimenti medici militari. spionaggio satellitare. sintomi indotti. craving artificiale. militari appostati. pedinamenti di gruppo. intrusioni e sabotaggi. ritorsioni su familiari. poliziotti complici. condizionamento mentale. ... scrivimi a angymary64@gmail.com

sabato 4 aprile 2009

la mia storia parte 1 e 2

L'articolo di Reena Leena su “microchip, controllo mentale, psichiatria e DSM” pubblicato su questo blog mi ha talmente colpito che non posso fare a meno di rispondere, finalmente qualcuno che e' consapevole dell'esistenza di un tipo di spionaggio elettromagnetico e che porta informazioni basate su fatti!
Voglio testimoniare qualcosa della mia storia, anche se cosi' facendo rischio delle pesanti conseguenze. Infatti io sono una di quelle persone, uno di quei civili inconsapevoli vittime di un qualche esperimento di cui non so nulla, se non che mi e' stato probabilmente inserito un microchip, e da anni sto vivendo l'incubo di una vita spiata 24 su 24.
la mia situazione e' di totale impotenza: nessuno fra le persone che conosco mi crede, la polizia o non puo' aiutarmi mi e' sembrata complice o corrotta, le tecniche di disinformazione usate nei miei confronti mi hanno isolato da amici, vicini, colleghi, cercando di tagliarmi ogni contatto sociale. Ma quello che e' peggio e' che le poche persone che in questi anni mi hanno aiutato sono state dissuase a forza di “sfighe” che gli facevano capitare, finche' non si sono allontanate per autotutelarsi.
Quando poi ho provato a fare delle indagini o ad assumere degli investigatori privati e' successo puntualmente qualcosa a mio figlio, a mia mamma, ad altre persone care, oltre che a me, naturalmente. Coincidenze, mi dicono certi, ma io non credo alle coincidenze, cosi'tante, cosi' puntuali e cosi' ripetitive: si tratta di ritorsioni, di ricatti di stile mafioso.
Nel mio caso non ho idea di chi sia l'organizzazione mandante, ma nel corso degli anni ho visto che si serve sia di gruppi di militari in mimetica bardati di tutto punto, nascosti in cespugli o in case in costruzione, sia intere squadre di inseguitori suddivisi fra quelli in auto, in moto, e a piedi, probabilmente assoldati fra le agenzie del posto e delle citta' vicine.
dicendo queste cose sembrero' paranoica, eppure e' la mia realta'. non ci credevo nemmeno io, e non ci ho voluto credere con tutte le mie forze perche' non ci guadagno assolutamente niente, anzi ne ho avuto la vita distrutta in tutti i campi.
Ho fatto diecimila esperimenti e prove sul campo, ad esempio noleggiare una macchina e poi andare per strade deserte, fare tragitti lunghissimi in orari assurdi, o fingere di perdermi di notte in luoghi remoti, e avevo sempre le stesse 4 o 5 macchine dietro, sempre il piu' possibile anonime, sempre con un uomo anonimo al volante, e che mi seguivano a rotazione da una distanza abbastanza lontana da non essere notati, sicuramente sulla base delle coordinate gps del cellulare o di altri dispositivi spia che possono essere nascosti ovunque.
La caratteristica dello spionaggio nel mio caso e' che e' sempre stato effettuato tramite il sistema elettrico, sia delle abitazioni che delle auto, e dove non e' presente usano altri tipi di frequenze, che mi causano spesso interferenze visive. Non serve a nulla staccare l'interruttore generale, ne trovarsi in case dove la corrente e' staccata, non so come sia possibile ma riescono ad utilizzarlo ugualmente. In tutti i luoghi dove io mi trovo e dove loro effettuano questa “scannerizzazione degli edifici” la luce elettrica produce delle doppie ombre, nonche' dei riflessi colorati che di solito non sono presenti. L'idea che mi sono fatta e' che introducano un fascio di luce aggiuntivo oltre a quello visibile, col quale possono osservare tutto, nonche' compiere delle azioni, come spostare oggetti, tramite una sorta di realta' virtuale.
potrebbe essere anche una tecnologia che non usa direttamente i sistemi elettrici ma nei luoghi dove viene usata lo va a modificare in modo abbastanza evidente, in quanto la luce si propaga diversamente e produce effetti diversi. la cosa strana e' che i fasci di luce che vengono proiettati su superfici solide sembrano diventare digitalizzati, e anche le ombre prodotte da questi fasci di luce assumono contorni precisi al millimetro, propagandosi come se avessero una dimensione in piu' a quella solita, come se fossero proiettate su un'ulteriore schermo invisibile.
Si limitassero solo a questo, invece no... vi sto parlando di tecnologie di spionaggio che non servono solo a controllare il target da remoto, ma anche a modificare l'ambiente del target da remoto, e questa e' la parte piu' incredibile della storia.
Le poche volte che ho tentato di raccontare alcune esperienze da film del terrore che ho vissuto, come un ologramma colorato nella mia stanza, candele che si spegnevano e si accendevano da sole, cose che sparivano, cellulari o videocamere che mi venivano modificati sotto gli occhi, alimenti e bevande che cambiavano sapore e consistenza eccetera... ovviamente mi hanno presa per pazza, paranoica, in preda ad allucinazioni e delirio, o sotto effetto di chissa' quale droga.
ma non ne hanno nemmeno bisogno, dispongono di strumenti, anzi armi, a raggi o psicotroniche che dir si voglia, che modificano la realta' che la vittima percepisce, la distorce, e tu cominci ad avere le allucinazioni pur non avendo assunto alcuna droga, e rischi di impazzire sul serio. Se non impazzisci tremi di terrore. se superi entrambe queste emozioni, come e' successo finora a me, cominci a capire che viviamo tutti quanti in una realta' finta, una matrix da cui non usciamo perche' e'stata costruita molto comoda, e cominci a volertene liberare a qualunque costo.
La cruda verita' e' che l'articolo di Reena Kilde si basa su fatti comprovati, anche se e' piu' comodo credere che siano fantasie, e che i criminali esperimenti di medicina militare, sul controllo mentale, sulle armi ad energia diretta o non-letali e chissa' cos'altro, di cui si parla nell'articolo, distruggono la vita delle persone e delle loro famiglie, ne inducono molte al suicidio, altre alla pazzia, altre al totale isolamento sociale, tutte a un calvario di sofferenze ed umiliazioni che non hanno alcuna giustificazione scientifica.
Il problema e' anche che la nostra societa' si comporta in modo del tutto schizofrenico, ad esempio nello stesso periodo in cui lo psichiatra da cui ero stata “visitata” refertava che ero in preda a delirio paranoide, e altri mi dicevano che ero affetta da manie di persecuzione, ottenevo un impiego migliore e per il quale feci una certa selezione, un nuovo lavoro come impiegata amministrativa in una grande societa', con mansioni che richiedevano una certa dose di precisione e responsabilita', oltre che un normale buonsenso e capacita' di raziocinio, ovviamente!
insomma per quegli psichiatri ero fuori di testa, per i selezionatori della tal multinazionale ero la persona giusta da sciegliere per tenere la contabilita' della sede a tempo indeterminato.

parte 2
Ma veniamo a chi sono io. Io sono una donna single, un tipo solitario e introverso, ho cambiato mille citta' e ho fatto mille traslochi, non trovandomi mai bene da nessuna parte, e sono ex tossicodipendente. Immagino abbiano pensato a me come una candidata perfetta.
Quando ho cominciato ad accorgermi di essere seguita, spiata anche al telefono, e ho cominciato a notare le mie cose manomesse, vivevo a rimini con mio figlio di 10 anni, in un piccolo appartamento in periferia. Era il 2000 e nei primi tempi pensai che si trattasse della vendetta di un mio ex amico, che avevo saputo condurre una seconda vita in cui faceva l'investigatore privato, oltre che il truffatore, aveva contatti con squadracce neofasciste e collezionava oggetti del duce.
Mi limitai a segnalare la cosa al mio avvocato, cambiai serratura di casa e cellulare e non detti troppo peso alla cosa, sapendo che si sarebbe presto stancato.
Arrivo' il 2002, in estate mi sottoposi a una cura di interferone e ribavirina perche' mi era stata diagnosticata una cirrosi epatica allo stadio iniziale, mediante biopsia. La cura mi debilito' moltissimo e i medici me la sospesero per gli effetti collaterali.
Fu in quel periodo che tornai a fare uso saltuario di cocaina per tirarmi un po' su, come avevo fatto tante altre volte senza particolari problemi, ma stavolta, nel giro di soli due mesi, la mia vita fu distrutta completamente. e non a causa della sostanza, anzi.
Ogni volta che solo provavo ad acquistarne un po' mi imbattevo in gente che mi seguiva facendosi notare, o mi si rompeva la macchina, o il cellulare non funzionava, o rientravo a casa e trovavo tutto fuori posto, oggetti manomessi o addirittura sostituiti.
Dovunque andavo la luce elettrica faceva strani scherzi: mentre in casa l'intensita' sembrava aumentare, nonostante avessi messo lampadine meno potenti, in auto i fari e le luci dell'abitacolo erano piu' deboli, o andavano e venivano, come capitava anche ai lampioni quando passavo per strada, e nei corridoi dove camminavo. Il mio computer sembrava avere un nuovo virus al giorno.
Cambiai serratura di nuovo, scheda e cellulare. Formattai il pc. Ma non servi' a niente.
Ero impaurita ma sicura di poter aver ragione sui miei molestatori, quindi cercavo continuamente di dimostrare agli altri che cio' che succedeva era reale e non frutto della mia fantasia. Ma i dispetti capitavano solo quando ero sola, e dato che in casa ci vivevo solo io -mio figlio a certe cose non prestava attenzione- non c'era nessuno per poter fare da testimone. Notavo che quando volevo fare uso di cocaina questi misteriosi impiccioni uscivano allo scoperto, facendosi vedere da vicino, e cercavano in tutti i modi di impedirmelo, compreso farmi sparire soldi, chiamare la polizia, mettermi fuori uso l'auto, chiudermi dentro il mio stesso appartamento...e per me stava diventando una sfida a chi era piu' forte.
ovviamente se ne parlavo con qualcuno il problema era la sostanza, o la paranoia dovuta al suo uso, avevo un bel dire che l'uso non arrivavo proprio a farlo...i problemi capitavano PRIMA e non dopo l'eventuale assunzione, infatti erano ostacoli di ogni tipo posti in essere per impedirmi l'uso di cocaina, a qualsiasi costo e con qualsiasi mezzo.
per i miei molestatori sembrava proprio una questione di vita o di morte. Ovviamente provai a voler usare altri tipi di sostanze e non successe assolutamente nulla, avrei potuto consumare eroina, lsd, speed, alcool, hashish in quantita' industriali e gli spioni non avrebbero mosso un dito.
Ora vediamo, la cocaina produce effetti neurologici, cardiaci e di addensamento del sangue.
negli effetti di questa sostanza e in qualcosa che ha di particolare il mio fisico, sta la chiave per capire i motivi per cui questa gente mi ha rovinato la vita. so che non sono la sola, so che hanno riservato lo stesso trattamento a Marco Pantani, che pero' ci ha rimesso la vita.

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